Napoli ha un rapporto particolare con la cultura francese, tanto per la ripetuta presenza di governanti francesi nella storia del regno – dal felice secolo degli Angioini alla breve ma importante esperienza di Gioacchino Murat – quanto per le numerose tracce linguistiche che l’idioma d’oltralpe ha lasciato nel dialetto napoletano; senza dimenticare che la ribellione francese della Révolution infiammò le speranze di un gruppo d’intellettuali repubblicani che nel 1799 avrebbero dato vita alla coraggiosa ma fallimentare esperienza della Repubblica Napoletana.
L’Istituto Francese di Napoli fu fondato nel 1919 su iniziativa dell’Università di Grenoble. Nel 1933 l’Istituto prese definitivamente sede a via Crispi, nell’attuale edificio d’ispirazione neo-classica, con un’armoniosa facciata in tufo biondo, decorata con sei medaglioni di teste all’antica. Il palazzo fu costruito nel 1884 dall’architetto anglo-napoletano Lamont Young.
Il Grenoble, come fu molto presto soprannominato l’Istituto, divenne luogo di alta cultura francese per i napoletani e centro di ricerche per i francesi che si interessavano all’Italia del sud. V’insegnarono grandi scrittori e rinomati storici. Alla liberazione di Napoli da parte degli Alleati nel 1943, il Generale de Lattre de Tassigny v’installò il proprio quartier generale e vi preparò i piani dello sbarco in Provenza. Il palazzo ritrovò la sua destinazione universitaria dal 1945; da allora oltre all’attività didattica, organizza concerti, spettacoli teatrali, conferenze e mostre.
Nel 1966, l’Istituto fu ristrutturato e la superficie duplicata. La biblioteca s’ingrandì, scavando nella collina di tufo, e la sala teatrale fu dotata di una cabina di proiezione. Oggi l’Istituto Francese accoglie nei suoi spazi il Centro di ricerche archeologiche Jean Bérard, la scuola francese Alexandre Dumas, e dal 2001 alcuni uffici del Consolato Generale di Francia.
All’Istituto Francese va in scena in questo Festival il progetto Ecrire et mettre en scène aujourd’hui – promosso dallo stesso Istituto e dall’ambasciata di Francia – concentrato sul confronto linguistico e culturale tra la Francia e l’Italia: due sessioni di lavoro in cui cinque attori italiani mettono in scena testi di giovani drammaturghi francofoni sotto la guida di due registi francesi.
(alcune informazioni sono tratte dal sito dell’Istituto Francese)